Cari amici su suggerimento di Neeko ho mandato una mail di protesta alla rivista EUROMOTO che in questo mese lascia spazio ad un'intervista a Bombarda che amministra BER RACING rappresentante italiana di ARAI..
VOLEVO ASPETTARE FINO A LUNEDI' MA MI SONO GIA' INFERVORATO LEGGENDO L'ARTICOLO
Ecco il testo (versione integrale)
Egr. Sig.
ho letto con attenzione la vostra intervista a Maurizio Bombarda che è alla
guida di BER RAGING la ditta che è il distributore unico per il marchio
ARAI in Italia.
Questo signore ha il dovere di rappresentare un leader mondiale nella
produzione dei caschi in una nazione come la nostra che è una patria delle
moto ed un mercato molto interessante che in certi modi deve essere tenuto in
considerazione e seguito.
Quindi se non fossi un cliente insoddisfatto mi sarei esaltato ai paroloni
che vengono usati durante l'analisi sul mercato europeo, sul marchio giapponese,
sugli accorgimenti che usa per rimanere sempre ai vertici e su tutte le
innovazioni che ha portato e che nel futuro vengono prospettate.
La mia esperienza mi dice che sembra un discorso fatto da un politico di
spicco in quanto poi le aspettative di un cliente vengono rigettate e
clamorosamente deluse.
Mi spiego: a Maggio ho rotto un deflettore del mio casco RX-7 Corsair
modello Gibernau Red e visto che il casco costa quasi 900euro mi sono apprestato a
ricevere assistenza tramite un concessionario Arai Ufficiale (Maremoto-San
Remo) che si interfaccia direttamente con BER RACING.
A parte il mio disappunto nell'apprendere che anche se avevo solo un danno
sul deflettore sinistro dovevo acquistare la coppia spendendo sui 100euro più
spedizione ma siccome il casco è praticamente nuovo mi sono detto è un
giusto sacrificio e ho ordinato il pezzo. (17 maggio 2010)
Per 4 mesi mi hanno tenuto in sospeso ed ora a Settembre mi hanno risposto
che il pezzo per ora non hanno intenzione di farlo e che devo aspettare. Quindi
ho annullato l'ordine perchè non mi andava più di andare a chiedere notizie su
un pezzo come se mi facessero l'elemosina invece io quando devo pagare tiro
fuori il denaro.
Ecco il mio pensiero finale: ma come mai un casco TOP DI GAMMA che si trova
ancora nuovo in tutti i negozi nelle vetrine in vendita non può essere
riparato? Ma non si trattava come dice la loro brochure su tutte le riviste
di comprare il top, “il meglio o niente” sicuramente anche il top per quanto
riguarda i quattrini da tirar fuori? Ribadisco che questo mio Corsair è il
modello che è stato sostituito da circa 1 anno e mezzo dal GP collaudato
direttamente da Pedrosa (loro grandissimo vanto ma per noi comuni mortali
alla fine sarebbe meglio ricevere dei pezzi di ricambio).
E poi perchè si vendono caschi nuovi che hanno la possibilità di sostituire
imbottiture, spoiler, deflettori, guanciali, visiere e tutte le diavolerie
inventabili quando poi non vengono rifornite? Allora fate un casco
monoscocca con le prese intagliate e vendetelo a 100euro e non a 900..
Comunque mi ritrovo un casco inservibile e inoltre ritengo un sopruso non
aver assistenza e risposte risolutive nel giro di qualche settimana cosa che
tutte le altre case che producono caschi ti danno.
Voglio solo dire che neanche i tanto decantati scadenti caschi cinesi
(sempre leggendo l'articolo) hanno un'assistenza così da terzo mondo e mi piacerebbe
che questo signore Bombarda chiarisse il perchè in quanto tantissimi miei
amici hanno storie molto negative sempre con Ber Racing.
Purtroppo la mia testa si trova molto bene con Arai e quindi mi sono
comprato un altro casco RX-7. Ma con il vostro aiuto sarei felice di sapere il
destino del mio amato Casco Arai Gibernau Red che per ora riposa in ufficio in
attesa di tempi migliori ricordandomi le 30gite in moto che ci ho fatto tenendolo
come le reliquie di Sant'Antonio.
Se può aiutarvi come PROMEMORIA posso spedirvelo tanto è inutilizzabile.
Come cliente mi sento defraudato e leggendo queste frasi ancora più preso in
giro e sarei lieto di ricevere un servizio da chi è incaricato di
distribuire il marchio Arai in Italia. Allego una foto