Quanto successo a Latina è talmente assurdo che nemmeno il più perfido sceneggiatore cinematografico avrebbe potuto fare di peggio.
Doriano debutta nel motomondiale a 21 anni, nella classe 125. Allora i piloti non erano così precoci come i baby-fenomeni di oggi.
La sua carriera è stata sempre contrassegnata da una serie di eventi sfortunati che gli hanno impedito di conquistare almeno un meritato titolo mondiale.
Quel titolo della classe 250 del 1993, stagione nella quale aveva messo in riga sia Biaggi che Capirossi. Purtroppo fu fatale Assen, dove si ruppe malamente una gamba.
Dopo il 1993 non fu più lo stesso, pur rimanendo sempre uno dei top 10 del mondiale.
La sua esperienza nella 250 terminò nel 1995 e nel 1996 accettò la sfida della Aprilia RSW-2 nella classe 500.
Nel 1999 passa al campionato mondiale Superbike, ma durante il GP di Monza cadde alla prima di Lesmo e si rifrattura la gamba martoriata nel 1993. Di fatto l'incidente pone fine alla sua carriera da protagonista.
A Monza io c'ero, quel 20 Maggio 1999. E Doriano fu tenuto alla prima di Lesmo per tutta la gara dietro il guard-rail con una gamba fratturata in due punti perché l'ambulanza non poteva raggiungere quella postazione senza attraversare la pista.
Una follia organizzativa che ha rischiato di far perdere la gamba a Doriano.
Una follia organizzativa come quella che lo ha portato via ieri.
Correre in un kartodromo senza unità di rianimazione in pista e senza che vengano rispettati gli standard di sicurezza internazionali è folle, specialmente quando hai in pista tanti campioni del mondo e tanti piloti del mondiale, che non vanno certamente piano nemmeno quando si tratta di fare un'esibizione tra amici e per un amico.
Addio Doriano, se ne va un grande uomo e un talentuoso pilota, che per colpa di questo fottuto destino maledetto non ha mai ricevuto quanto ha saputo dare.
Salutami Marco.