di nuovo uno stop...
Autodromo di Pardossi, stop al progetto (Foto Germogli)
Pontedera, 16 maggio 2013 - Il motore si è inceppato di nuovo. E stavolta, inaspettatamente, a mettere i bastoni tra le ruote dell’Autodromo di Pardossi, è la Regione Toscana guidata dall’ex primo cittadino Enrico Rossi, che (la delibera di giunta è datata 6 maggio) ha comunicato ieri al sindaco Millozzi la necessità di «ulteriori approfondimenti». Nel mirino alcuni aspetti — peraltro già analizzati nelle procedure fin qui completate — di impatto ambientale del progetto. La giunta regionale chiede di adire la «commissione paritetica istituzionale», organismo collegiale presieduto dall’assessore all’ambiente Marson e formata dai tecnici dei diversi livelli istituzionali interessati (oltre alla Regione, Provincia, Comuni di Pontedera, Calcinaia e Cascina, Arpat, Asl) che, dalla prima riunione, avrà 120 giorni lavorativi per emettere un verdetto. Nella migliore delle ipotesi, un ritardo di tre-quattro mesi sulla tabella di marcia, che prevedeva il via ai lavori ormai prossimo. Ma i tempi potrebbero allungarsi se venissero chiesti altri correttivi. E c’è il rischio di dover aprire la strada ad un contenzioso amministrativo, se il progetto Pardossi fosse giudicato «non compatibile».
«Ne prendiamo atto con sorpresa — commenta Millozzi — ma nell’ottica della massima trasparenza che ci ha contraddistinto, ci adeguiamo e faremo la nostra parte con la massima collaborazione. Chiederei almeno tempi certi, perché in ballo, fin dal 2010, c’è un privato pronto ad investire sul territorio 30 milioni di euro, per 90 posti di lavoro stimati. In un momento di grave recessione come quello attuale è un delitto gettarli via».
Tanto più se i punti da approfondire riguardano elementi già ampiamente scandagliati nella procedura di Vas, (valutazione ambientale strategica) come la tutela del reticolo idrogeologo o l’impatto acustico. Ma nell’elenco si parla anche di «tutela del canale Scolmatore» o di «valorizzazione dell’identità storica della pianura bonificata».
Sembrano quasi pretesti buttati giù nero su bianco alla vigilia della scadenza dei termini per presentare eccezioni.
«Mi sento di condividere — chiosa Millozzi — la battaglia che stanno portando avanti Anci e Uncem Toscana contro le nuove regole in materia di urbanistica elaborate dalla Regione. Non può passare il concetto che tutti i sindaci sono “cementificatori folli” determinati a distruggere il territorio. A Pontedera non abbiamo aumentato di un metro cubo le volumetrie, il progetto dell’autodromo prevede, oltre a pista e paddock, solo un albergo e un ristorante. Qui si era fatto tutto quello che dovevamo fare per coniugare sviluppo e salvaguardia ambientale. Si erano trovate, delineando anche sinergie possibili con l’altro progetto di autodromo ancora fermo ai box, quello di Villa Monti a Peccioli. E ora si riparte da capo. Sperando che gli investitori non fuggano. Eppure, in zone vicine, per progetti ben più impattatnti i privati hanno la strada spianata».
http://www.lanazione.it/pontedera/crona ... stop.shtml 