Due piloti con protesi agli arti hanno creato l'associazione Di.Di. Diversamente Disabili che parteciperà a cinque date nel Trofeo Bridgestone
"Per gli atleti ci sono le paralimpiadi, per i motociclisti c'è il campionato disabili". Inizia così il comunicato dell'associazione Di.Di. (Diversamente Disabili) che permetterà a piloti privi di una gamba o di un braccio di correre in sella a moto di 1000 e di 600 cc. Promotori dell'iniziativa, due sportivi amputati, Emiliano Malagoli e Matteo Baraldi, che hanno già gareggiato in moto insieme con i normodotati pur essendo privi l'uno della gamba destra e l'altro del braccio destro, entrambi a causa di incidenti stradali.
Malagoli e Baraldi hanno partecipato insieme alla 200 Miglia del Mugello e non sono nemmeno arrivati ultimi. Da quest'esperienza l'idea di portare a gareggiare altri disabili che correranno nel Trofeo Bridgestone insieme ai piloti "normali", nelle categorie Stock 600 e 1000.
Da sinistra, Emiliano Malagoli e Matteo Baraldi

L'obiettivo non è la prestazione assoluta, ovviamente, ma come spiega Baraldi, quello di aiutare altri motociclisti disabili a scoprire che l'infortunio o la malattia non li hanno esclusi dal mondo, e che possono fare molte delle cose che facevano prima, in un modo diverso.
Già una dozzina i preiscritti che, oltre alla classifica del campionato, verranno anche inclusi in una speciale graduatoria per i piloti Di.Di.
Alle cinque prove del circuito saranno presenti il team Vueffe Corse, squadra di assistenza ai veicoli dei piloti e l'Ortopedica Michelotti, con una squadra di assistenza per le protesi.
Tra le iniziative dell'associazione Di.Di anche una scuola di guida motociclistica per disabili, con veicoli adattati alle diverse esigenze che, oltre a Malagoli e Baraldi, vanta istruttori del calibro di Manuel Poggiali, Chiara Valentini, Sebastiano Zerbo, Roberto Poggi. Il primo appuntamento della scuola a Roma, per il salone Motodays, nei giorni dal 7 al 10 marzo. La prima gara dei disabili, non valida per il campionato, invece sarà il 23 e 24 marzo a Binetto mentre il scatta il primo appuntamento del Trofeo Bridgestone.
Che dire. Due ragazzi eccezionali. Spero di incontrarli dal vivo.
Che bella lezione.
