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Scarperia. Dedicato ai tanti appassionati di moto: almeno una volta nella vita sarebbe bello poter fare un giro (meglio, un paio) sul circuito più bello, tecnico e veloce del mondo: il Mugello. Le emozioni che proverete saranno semplicemente fantastiche e ben difficili da dimenticare.
Per agevolarvi il piacere di un paio di giri, qui di seguito troverete, curva dopo curva, come si sviluppa il circuito. Non siamo così presuntuosi da dirvi cosa fare, ma per i meno esperti una lettura è necessaria. E adesso non vi resta che… salire in sella a una moto e provare a correre. E se alla fine del giro virtuale vi resta un po’ di fiato in corpo (a proposito, non trattenete il respiro, se lo fate non arrivate alla fine) complimenti vivissimi: avete appena superato l’esame a pieni voti. (Enrico Biondi)
1 - San Donato
E' la prima dopo la partenza ed è anche la più lenta. Per prima cosa è importante arrivarci…sani, vista la velocità che si percorre in rettilineo. Si tratta di uno stretto tornante a destra, da percorrere cercando di non far scivolare la moto all'esterno.
2 – Luco
E' verso sinistra ed è la prima di una lunga serie. Importante mantenersi molto interni in uscita.
3 - Poggio Secco
Si raggiunge il punto più elevato del tracciato, da qui parte il rettilineo che porta alla Materassi.
4 – Materassi
E' simile alla Luco, ma più aperta. Questa prima parte del tracciato è un "crescendo" progressivo, che privilegia pulizia di entrata in curva e ritmo.
5 - Borgo San Lorenzo
Di estremo impegno nella fase d’impostazione, veloce in uscita.
6/7 - Casanova / Savelli
Continua la discesa a velocità vertiginosa: da tener d'occhio per effetto della contropendenza. La prima è’ una curvona a destra in discesa che dá il via alla parte più veloce del tracciato. La seconda, a sinistra, va affrontata alla massima velocità possibile.
8 - Arrabbiata 1
Giudicata dai piloti come le due curve più belle del motomondiale. Come dice Valentino Rossi, “quando ci si arriva capisci subito chi è il pilota che ha le p…” Uno dei punti "topici", il punto più basso slm dell'intero circuito.
9 - Arrabbiata 2
Fa rimanere senza respiro come la "sorella" Arrabbiata1, ha un raggio variabile, con l'apice posto su un leggero dosso. In sostanza, non se ne vede la fine fino a che non ci si trova a curva già impostata che, alla velocità in cui si percorre, è tuttaltro che "confortante". Le sensazioni che si provano al suo approssimarsi sono indescrivibili.
10 – Scarperia
Si affronta operando una forte decelerazione in conseguenza del suo raggio limitato.
11 – Palagio
Piuttosto lenta, ma non come la San Donato, rappresenta la “porta d'ingresso” al rettilineo che immette nella parte finale del circuito.
12 – Correntaio
E' un tornante in discesa che sembra quasi volersi ripiegare su se stesso. Va percorso tutto "sul cordolo", uscita compresa, in modo da poter aprire immediatamente il gas e fiondarsi dentro le due "Biondetti".
13/14 - Biondetti 1/2
E' necessario affrontarle bene per operare un finale importante. Sono praticamente una chicane – e vanno affrontate alla massima velocità possibile. Sono curve identiche, a specchio, una a sinistra e l'altra a destra.
15 – Bucine
Ultima difficoltà prima del rettilineo, è la più lunga del tracciato. In pratica è un infinito tornantone a sinistra, da percorrere in costante accelerazione, cercando di sfruttare ogni centimetro di pista per uscire il più velocemente possibile.
Rettilineo
Si sviluppa per oltre un chilometro, in leggera ascesa permette di raggiungere la massima velocità. Il segreto? Accucciarsi dentro il cupolino, spalancare il gas a manetta. In fondo è il momento più "rilassante", che dura i due/tre secondi che vi separano dal traguardo, punto in cui si inizia a pensare a cosa ci sarà dopo quel dosso che si avvicina a velocità fotonica. A proposito: il record di velocità sul rettilineo appartiene ad Andrea Iannone e lo ha stabilito lo scorso anno in sella alla Ducati: 349.6 km/h. Impressionante, vero?
rubato a cimbanella .... chi non ha il sogno di fare un giro al mugello.... beh io credo tutti hanno questo desiderio