di sacramen il lunedì 23 maggio 2011, 23:49
Ducati andrebbe ammirata a priori perchè in un ambiente portato all'uniformità generale (gomme, sospensioni, telaio e quote motoristiche) ha avuto la faccia tosta di andare controcorrente studiando e portando in pista uno schema differente ed innovativo.
Sulla carta il progetto Ducati (motore portante e telaio in carbonio) è rivoluzionario e potenzialmente devastante rispetto la concorrenza giapponese che si affida appunto all'esperienza dettata dal doppio trave.
Il suo problema è che in questi anni non ha avuto un buon sviluppatore... Stoner è un fenomeno, va forte con tutto quello che gli si da in mano. Ma, a detta di Guareschi, questo è un pregio ma anche un grandissimo difetto: ti fa vincere le gare ma allo stesso tempo non ti garantisce quella qualità nello sviluppo della moto rischiando di portarti fuori strada. Quando cadeva e nemmeno con la telemetria riuscivano a capire come mai accadevano certe cose, quello è il chiaro segno che lo sviluppo è entrato in un vicolo cieco... Se non sai PERCHE' è successo qualcosa non sai nemmeno cosa modificare... Ed il fatto che solo lui sapesse portare la moto è un altro segno...
L'ingaggio di Rossi serve a riportare la Ducati sulla giusta strada dello sviluppo.. Ma non della GP11!!! Secondo me, cercando di modificare la moto attuale, stanno raccogliendo dati per sviluppare la GP12... Considerando che il "telaio" in carbonio lo progettano e producono in 3 settimane, rischiano veramente di riuscire a portare un telaio differente per ogni circuito creando così la prima moto che ci si può VERAMENTE cucire addosso!!!
Al pensiero che una simile soluzione possa trovare uno sbocco anche in un'applicazione stradale (possono comunque creare la rigidità necessaria a qualunque situazione) già mi vengono i brividi... Che differenza ci sarebbe fra la GP12 e la SBK?