Pubblico senza commento per evitare attacchi talebani (fonte La Stampa)
Vale boccia l’attuale campionato:
«La MotoGp è noiosa, fa addormentare. È il peggior momento da quando ci sono io, bisogna cambiare le cose». Così non va: Valentino Rossi boccia lo spettacolo offerto dalla classe regina del Motomondiale, che sta per concludere il 2012 dominato dalla Yamaha di Jorge Lorenzo e dalla Honda di Dani Pedrosa. «La mia sensazione - dice Rossi in un’intervista alla Bbc - è che si debba cambiare molto per il futuro, perché questo è il peggior momento da quando ci sono io».
Il pilota della Ducati, che dalla prossima stagione tornerà in sella alla Yamaha, può vantare 12 anni di militanza nell’elite del Motomondiale. «È il momento peggiore - ribadisce - perché le gare sono abbastanza brutte». «Il livello è fantastico - chiarisce - le moto e i piloti sono velocissimi. Ma tutto è troppo perfetto». Il risultato, insomma, è uno show asettico che non infiamma più gli appassionati come succedeva qualche anno fa, nell’epoca magari caratterizzata proprio dai trionfi dell’italiano. «Guardate la classe Moto3, molto emozionante, o la Moto2: fantastica. Poi arriva la MotoGp ed è difficile rimanere svegli: bisogna cambiare il prodotto».
Con i suoi 33 anni, Rossi è uno dei veterani del paddock. Dall’alto della sua esperienza, può permettersi di indicare i potenziali eredi. «Ci sono ottimi giovani in Moto2. Marc Marquez è molto veloce, come anche Andrea Iannone e Scott Redding», dice indicando ragazzi «veloci che sanno divertirsi». «Di solito, quando i piloti emergenti arrivano nella MotoGp diventano più seri perché le pressioni aumentano e girano più soldi. Spero che questi ragazzi mantengano la loro freschezza anche quando si troveranno nella MotoGp», afferma il pilota della Ducati.
«Quando si hanno 20 anni, si ha un’idea completamente diversa dei trentenni: si tende a pensare che siano già vecchi ma per fortuna non è così, soprattutto se di mezzo c’è una moto. Questo non è uno sport estremo a livello di sforzo fisico, quindi si può rimanere al top per tanto tempo», dice facendo riferimento alle proprie ambizioni. Le motivazioni sono sempre le stesse: «Quando arriva il weekend di gara, sono felicissimo e non vedo l’ora di salire in moto. Finché provo queste sensazioni, è giusto andare avanti. Quando cambierò atteggiamento, sarà il momento di dire basta».