Vado sicuramente

ma rispondo ad Ennio su quanto gli è capitato.
Mi rifaccio al termine "cartella pazza"tanto usato dai media per descrivere una situazione simile.
Oggi la macchina del fisco ha fatto passi da gigante, non guardatela come una spremicontribuente o una sanguisuga, i margini di errori sui controlli formali sono quasi nulli, quando arriva una comunicazione di irregolarità su una dichiarazione c'è sempre un motivo e quasi sempre l'errore che il sistema non riesce a rilevare in automatico dipende dal contribuente, basta indicare un codice errato oppure un'anno diverso dall'altro che fa scattare il controllo che non necessariamente significa sanzione, interessi e cartella esattoriale, ma solo il fastidio di recarsi il qualsiasi Agenzia dell'Entrate sul territorio Italiano e regolarizzare la propria posizione.
Il Fisco manda avvisi bonari a casa anche quando ci si dimentica di vantare dei crediti, mi capita spessissimo di regolarizzare dichiarazioni fiscali di persone che avevano dimenticato di vantare crediti e tante volte parliamo di cifre anche consistenti..un po' come perdere il portafogli, noi lo ritroviamo restituendo tutto il contenuto al povero malcapitato...e come potete immaginare anche questo è un'errore che potrebbe costare caro al contribuente distratto che sempre e dico sempre viene invitato in Ufficio per il controllo.
Mi occupo anche di rimborsi e anche qui tanti piccoli aneddoti, furbi a parte e quelli non mancano mai.
Capita che la gente ci fa tornare indietro l'avviso di riscossione, capita che gli eredi di una persona che vantava un credito erariale non si mettano daccordo lasciano i soldi al loro posto pur di non vederli in altrui mani, capita che viene la moglie per il marito o viceversa chiedendoci arrabbiati e inneggiando il nanoministro Brunetta il perchè quei soldi non sono arrivati e poi magari sono stati già ricevuti e quindi spesi da tempo.
Potrei continuare all'infinito, atteso che non siamo molto simpatici alla gente e la campagna mediatica alla lotta al fannullone ha fatto il resto, posso con serenità affermare che i canali di dialogo con il fisco oggi sono molto ampi, sempre prima il dialogo e il contraddittorio e come ultima istanza il contenzioso...svolgiamo il lavoro con grande professionalità...e come la gran parte dei professori a scuola, dei medici in ospedale, le forze dell'ordine contro il crimine, dei magistrati in un'aula di giustizia..vediamo spesso il nostro lavoro offeso e calpestato non dal cittadino ma da chi invece dovrebbe supportarci ed aiutarci a svolgerlo al meglio e mi riferisco al Governo.
Non voglio entrare in polemica con questo argomento, potremmo riempire pagine intere, già sono andato molto ma molto

, ma una precisazione mi sembrava d'obbligo e chiedo scusa se mi sono dilungato.