Il viaggio partirà inevitabilmente da Piazza Garibaldi,
Piazza Garibaldi
La vastissima piazza Garibaldi, caratterizzata dalla presenza della stazione ferroviaria di Napoli Centrale (costruita tra il 1954 e il 1966), rappresenta il confine tra il centro della città (con la confluenza della grande arteria di Corso Umberto) e la periferia orientale di Napoli.
Come in tutte le grandi città, la presenza della stazione rende quest'area un crocevia di persone ma anche di culture differenti: oltre a rappresentare il principale varco di ingresso alla città, l'area della piazza e delle strade circostanti è così divenuta una sorta di "melting pot", che comprende una piccola China Town, intere aree popolate da comunità africane e una forte esistenza di minoranze dell'est europeo e di altre parti del mondo.


Da qui possiamo muoversi per qualsiasi direzione vogliamo, ma è d'obbligo proprio qui, per me una sorta di rito ogni volta che ci arrivo, la fermata per il caffè al bar mexico e la sfogliatella, per me la migliore in assoluto da Attanasio,
Arrivi in treno, caffè al Mexico, sulla destra, con la ferrovia alle spalle.
Attenzione, se hai voglia, prima (prima), puoi prendere una sfogliatella.

Da Attanasio però, un centinaio di metri più avanti, in vico Ferrovia, unico vicolo che non incide perpendicolarmente le strade che arrivano sulla piazza. Torni al Mexico per un caffè e chiedi un Harem, aromi più morbidi e delicati rispetto all’ottima e forte miscela del caffè “caffè” (Passalacqua). Attenzione, la tazzina è zuccherata: se vuoi modulare lo zucchero o, ahimé, vuoi il caffè amaro, devi dirlo al barista. Il caffè è, di suo, ristretto: non chiederlo lungo, mi raccomando. Attenzione, la tazza è bollente e gli odori ancora più inebrianti. L’Harem è il miglior caffè che si possa bere a Napoli, il caffè “caffè”, del Mexico, è il secondo.
Intanto fate colazione ci vediamo a breve.