Crisi economica mondiale, cosa ne pensate?

[Alex28]

notizia positiva per i possessori di mutui

la bce ha abbassato i tassi di uno 0,25% , ora il tasso bce è tornato a 1,25%

[firemoon]

.... almeno in tutto questo casino... pago meno di mutuo!!

[Handrea]

[Sgabbiato]

Scusate se mi permetto.. io di finanza ci capisco veramente poco, ma l'idea messa in testa alla gente che la casa dev'essere per forza di proprietà circa 5 anni fa, ha generato le attuali pezze alle chiappe di molti basso reddito, a cui hanno concesso mutui che incidevano in modo pesante sui loro redditi.
L'innalzamento dei tassi sui variabili, ha messo in ginocchio molte famiglie, anche perché nessuno rinuncia a molte chiccherie che in realtà non sono necessarie. Senza offesa per nessuno: il phon, il pad il cazz.. tutte botte serie, magari finanziate...
Poi i ponti svuotano le città.
I ristoranti non mi pare facciano la fame... anzi
A Roma chilometri di coda per l'elettronica
A Torino tutti a comprare nel nuovo supermercato della giuventus
Ma stiamo tutti bene?
C'è qualcosa che non mi torna..

[remowilliam]

e VERO hanno abbassato il tasso ma l'euribor che in questo momento e' 1,78 e la base di partenza per calcolare l'interesse ovviamente maggiorato dello spread che la banca chiede.
Ed e' questo il vero problema che va ad incidere sulla rata del mutuo/prestito in essere in quanto si hanno spread di 3-4 punti capirete anche Voi che l'attuale diminuzione assolutamente sara' quasi invisibile.

Discorso diverso negli ultimi 10 anni in cui vi erano spead di 0,80-1,5 punti allora si il costo del denaro era quasi nullo procurando pero' un aumento degli immobili smisurato in quanto quasi tutti erano in grado di acquistare e come si sa la legge della domanda ed offerta produce dei risultati ergo tanti soldi disponibili per acquisto case le stesse aumentano sensibilmente il loro prezzo(att.ne non ho detto valore effettivo).

[Alex28]

1,78 quale?
molte banche utilizzano l'euribor a 3m, altre addirittura l'euribor a 1m

Durata Base 360 Base 365
1 sett. 1,136 1,152
2 sett. 1,213 1,230
3 sett. 1,288 1,306
1 mese 1,360 1,379
2 mesi 1,445 1,465
3 mesi 1,580 1,602
4 mesi 1,633 1,656
5 mesi 1,696 1,720
6 mesi 1,776 1,801
9 mesi 1,941 1,968
12 mesi 2,105 2,134


consideriamo poi che i mutui sottoscritti fino a 1 anno fa con spread intorno all'1%-1,25% non vengono toccati,
ergo l'abbassamento del tasso si sentirà positivamente.

E' altresì vero che gli spread attualmente stanno aumentando e si parla di 3-4% da qui a fine anno per i mutui

[castelejo]

Mi permetto di postare questo link, non come pronostico ma come dice il sito stesso, come Reminder...
http://www.defaultitalia.it/

ah, noi poveri italiani....

[Alex28]

Questo articolo è interessante.

I greci sono alla fame, ma hanno gli arsenali bellici pieni. E continuano a comprare armi. Quest'anno bruceranno il tre per cento del Pil (prodotto interno lordo) in spese militari. Solo gli Stati Uniti, in proporzione, si possono permettere tanto. Ma cosa spinge Atene a sperperare montagne di soldi? La dei turchi? No, è l'ingordigia della Merkel e di Sarkozy. I due leader europei mettono da mesi il governo greco con le spalle al muro: se volete gli aiuti, se volete rimanere nell'euro, dovete comprare i nostri carri armati e le nostre belle navi da guerra.
Le pressioni di Berlino sul governo di Atene per vendere armi sono state denunciate nei giorni scorsi da una stampa tedesca allibita per il cinismo della Merkel, che impone tagli e sacrifici ai cittadini ellenici e poi pretende di favorire l'industria bellica della Germania.
Fino al 2009 i rapporti fra Atene e Berlino andavano a gonfie vele, il governo greco era presieduto da Kostas Karamanlis (centrodestra), grande amico della Merkel. Gli anni di Karamanlis sono stati una vera manna per la Germania. «In quel periodo - ha calcolato una rivista specializzata - i produttori di armi tedeschi hanno guadagnato una fortuna». Una delle commesse di Atene riguardò 170 panzer Leopard, costati 1,7 miliardi di euro, e 223 cannoni dismessi dalla Bundeswehr, la Difesa tedesca.
Nel 2008 i capi della Nato osservavano meravigliati le pazze spese in armamenti che facevano balzare la Grecia al quinto posto nel mondo come nazione importatrice di strumenti bellici. Prima di concludere il suo mandato di premier, Karamanlis fece un ultimo regalo ai tedeschi, ordinò 4 sottomarini prodotti dalla ThyssenKrupp.
Il successore, George Papandreou, socialista, si è sempre rifiutato di farseli consegnare. Voleva risparmiare una spesa mostruosa. Ma Berlino insisteva. Allora il leader greco ha trovato una scusa per dire no. Ha fatto svolgere una perizia tecnica dai suoi ufficiali della Marina, i quali hanno sentenziato che quei sottomarini non reggono il mare.
Ma la verità, ha tuonato il vice di Papandreou, Teodor Pangalos, è che «ci vogliono imporre altre armi, ma noi non ne abbiamo bisogno». Gli ha dato ragione il ministro turco Egemen Bagis che, in un'intervista allo Herald Tribune, ha detto chiaro e tondo: «I sottomarini della Germania e della Francia non servono né ad Atene né ad Ankara».
Tuttavia, Papandreou, alla disperata ricerca di fondi internazionali, non ha potuto dire di no a tutto. L'estate scorsa il Wall Street Journal rivelava che Berlino e Parigi avevano preteso l'acquisto di armamenti come condizione per approvare il piano di salvataggio della Grecia.
E così il leader di Atene si è dovuto piegare. A marzo scorso dalla Germania ha ottenuto uno sconto, invece dei 4 sottomarini ne ha acquistati 2 al prezzo di 1,3 miliardi di euro. Ha dovuto prendere anche 223 carri armati Leopard II per 403 milioni di euro, arricchendo l'industria tedesca a spese dei poveri greci. Un guadagno immorale, secondo il leader dei Verdi tedeschi Daniel Cohn-Bendit.
Papandreou ha dovuto pagare pegno anche a Sarkozy. Durante una visita a Parigi nel maggio scorso ha firmato un accordo per la fornitura di 6 fregate e 15 elicotteri. Costo: 4 miliardi di euro. Più motovedette per 400 milioni di euro.
Alla fine la Merkel è riuscita a liberarsi di Papandreou, sostituito dal più docile Papademos. E i programmi militari ripartono: si progetta di acquisire 60 caccia intercettori. I budget sono subito lievitati. Per il 2012 la Grecia prevede una spesa militare superiore ai 7 miliardi di euro, il 18,2 per cento in più rispetto al 2011, il tre per cento del Pil. L'Italia è ferma a meno dello 0,9 per cento del Pil.
Siccome i pagamenti sono diluiti negli anni, se la Grecia fallisce, addio soldi. Ma un portavoce della Merkel è sicuro che «il governo Papademos rispetterà gli impegni». Chissà se li rispetterà anche il Portogallo, altro Paese con l'acqua alla gola e al quale Germania e Francia stanno imponendo la stessa ricetta: acquisto di armi in cambio di aiuti.
I produttori di armamenti hanno bisogno del forte sostegno dei governi dei propri Paesi per vendere la loro merce. E i governi fanno pressione sui possibili acquirenti. Così nel mondo le spese militari crescono paurosamente: nel 2011 hanno raggiunto i 1800 miliardi di dollari, il 50 per cento in più rispetto al 2001.

[Brake]

Articolo interessante, ma sulle fonti ho qualche dubbio. Certo, se fosse vero ...

[Sgabbiato]

Interessante Alex, mi metti il link cortesemente?
Questo fine settimana mi sono fatto un po di cultura navigando qua e la.. non so se è meglio lasciar perdere o preoccuparsi di queste situazioni. Monti-Trilaterale-Bilderberg-perdita di sovranità-ecc ecc
c'è da aver .. questa è una guerra silenziosa, ma altrettanto devastante come l'ultimo conflitto mondiale