di benrete il martedì 20 dicembre 2016, 12:18
Il regalo più bello che abbia mai ricevuto è stato quello dei miei 40 anni. Mia moglie, vedendomi altamente depresso per i sopraggiunti "anta", arriva in cucina annunciandomi che tale triste situazione doveva cambiare: "caro, ti ho iscritto a un corso di guida sportiva!".... Sapeva di rendermi felice ma non fino a quel punto, vedendo nei miei occhi quel fuoco misto di passione ma anche timore. Timore si, timore di non essere in grado, di capire in pochi istanti che 25 anni di moto non mi hanno reso capace di guidare con efficacia, ma si, almeno con decenza la mia cavalcatura. Vado. Tuta, stivali e tutto quello che serve.. tutto prestato ovviamente: non pensavo certamente che il mio giubbottino dainese e i jeans fossero sufficienti. Breve teoria e poi pratica coi birilli; e fin qui dai non me la sono cavata male, o almeno come gli altri. Ciò che mi ha fatto o ci ha fatto capire a tutti (nessuno escluso) che eravamo mediocri guidatori (assolutamente non piloti) sono stati i turni in pista. Con l'istruttore avanti abbiamo imparato traiettorie, spostamento del corpo, pressione sulle pedane e anche la visone fuori la curva. Le ultime 2 sessioni però le abbiamo fatte con Lucchinelli che si è messo davanti. Ed è proprio lì che ti accorgi della differenza tra portare la moto e guidarla veramente. Volare fra le curve raccordando pulito traiettorie, usare le marce, gestire velocità per me astronomiche... no, io la moto non la so guidare: ed ero così felice che con la brutale 800 in mescola avevo anche strusciato il ginocchio! A lui si, ci credo che non sente la spalla :-)