KTM SUPERADVENTURE 1290
"Driiiinn...Drinnnnn(in verità è "the count of tuscany" dei Dream Theater, ma vabbè...è il telefono..)
"Neeko è arrivato il vetrino della freccia delle Duke, perchè non te lo vieni a prendere nel weekend così ti faccio provare la superadventure?".....MAH....SE PROPRIO INSISTI!!
Domenica mattina, giornata da

, moto con gomma anteriore inutilizzabile ergo oggi gitarella in macchina(piacevolissima per altro). Casco, giubbotto in pelle e guanti finiscono nel bagagliaio della Smart, direzione Civitavecchia.
Arrivo, due chiacchiere, caffè offerto e la moto torna dal primo giro.
Bianca, enorme, altissima....tanto che la mia prima preoccupazione è "ma ci tocco?"...Salgo cautamente, raddrizzo il pachiderma, poggio con un piede comodamente e con 2 punte...nulla di nuovo sotto il sole, se pò ffà!. Casco in testa, guanti, una rapida guardata al ponte di comando che è lo stesso della Superduke.
La posizione di guida mi piace, la posizione delle pedane è un mix di comodità e ergonomia per la guida allegra, ovviamente altissime da terra(ma perchè è alta la moto). Il manubrio sembra quello di una naked da sparo(e forse lo è, devo controllare i codici). Largo il giusto, e con una piega aperta ma non troppo; per dire, il manubrio della Tracer che mi accompagna(provata settimana scorsa) è molto più largo. Prima dentro e si parte per il solito giro per le strade dei monti della Tolfa(tracciato ideale per un test e che si rivelerà particolarmente probante per questa moto). Nel (poco) traffico che affrontiamo il peso di 229kg senza carburante si sente ma si riesce comunque a controllare, il motore mi da la sensazione di essere leggermente meno fluido di quello della sorella naked, e sicuramente trasmette un pelino più vibrazioni su pedane e manubrio. Il cambio è perfetto, gli innesti sono chirurgici, la corsa del pedale è ideale, la frizione(idraulica) è un burro e di facile azionamento, il gas morbido e modulabile. Una pecca che noto subito è il freno anteriore. Il comando appare un pò spugnoso(nonostante la pompa radiale) e la potenza trasmessa non è proporzionale all'impegno profuso nel tirare la leva, nel senso che per far frenare la moto come si deve bisogna strizzare oltremodo il comando, cosa alla quale con i moderni impianti non ero più abituato.
Inizia la strada divertente e il mio accompagnatore mi fa subito capire che sarà un test molto divertente facendo un paio di sorpassi con particolare veemenza. Conosco la strada come le mie tasche, mi fido del mezzo e ovviamente non mi faccio pregare. Il motore risponde con i suoi 160Cv in maniera debordante ad ogni apertura del gas, pur mantenendo una fluidità di funzionamento encomiabile, seleziono e mantengo per tutta la durata del test la mappatura sport che si rivelerà ottimale per il tipo di percorso.
Particolare non da poco, ho le sospensioni elettroniche unite alla piattaforma inerziale bosch che impedirebbe di cadere anche ad un cercopiteco del mesozoico con una gamba sola ed un braccio in fronte.
Le strade che percorriamo sono si gustosissime, ricche di curve di ogni tipo ma l'asfalto è un pò così, non una mulattiera ma nemmeno un tavolo da biliardo ed in alcuni punti provato da lavori in corso mal celati.
Arrivati ad un famoso tornante a destra(di fronte una base militare), il ragazzo con la Tracer innesta la modalità "pista", busto in fuori ginocchio aperto e vedo scendere quella tracer quasi a livelli da supersportiva ben guidata; non me lo faccio dire due volte, giù la seconda, culo in fuori e pure la mammutha si esibisce in una piega degna della miglior Rc8, senza fare un sussulto in uscita nonostante il semiribaltamento cui sottopongo la manopola del gas, ovviamente merito del traction control.
Inizia il tratto col fondo un pò tormentato e finalmente capisco perchè chi critica le diavolerie elettroniche semplicemente è una persona con dei paraocchi grossi così; sto andando a ritmi molto sostenuti, con una motona con 160Cv, ruota da 19 davanti e 230kg di massa, su un asfalto non perfetto e nonostante tutto NON SENTO NULLA...nè una sconnessione, nè una crepa, nè un dossetto, una radice...nulla di nulla...sembra di viaggiare su una pista del mondiale appena riasfaltata. Certo, non sono rilassato. Chi mi è davanti va come il vento, e io un pò mi sto stancando non essendo abituato alla guida molto fisica che un mezzo così alto e pesante richiede. Mi rendo conto del perchè non conti la forza quanto l'altezza su queste moto, per una questione di leve che, da 168cm, sono troppo sfavorevoli.
Nella guida allegra 2 cose proprio non mi piacciono: la prima già citata, è che il freno anteriore non è all'altezza di ciò che il pacchetto motore/telaio/elettronica ti permette di fare, e la mole del mezzo non aiuta in quanto l'inerzia in staccata si sente particolarmente. Arrivi come un missile sportivo in staccata e ti ritrovi a fermarti con un impianto dalle prestazioni poco più che turistiche...Guido Nicheli avrebbe detto "NCS..non ci siamo"...La seconda è che il parabrezza regolabile, pur ottimo per deviare il flusso d'aria(prima volta che una moto del genere non mi crea un vortice fra busto e parabrezza) ha una forma tormentata piena di spoiler e alettoni che impedisce, nella guida sportiva con busto coricato, di vedervi attraverso con la nitidezza che la situazione richiederebbe.
Sorpassiamo a vento un paio di trenini di moto(sportive/naked in tuta....) che credo poi si saranno fermati a prendere più di un caffè al bar in piazza in paese per prendere consapevolezza dell'accaduto. Riprendiamo la strada che scende verso Civitavecchia che cambia conformazione e da misto guidato in leggera salita diventa misto velocissimo fatto di curvoni in discesa, situazione in cui di norma non mi trovo a mio agio con le mie moto, figuriamoci con una in prestito e diversissima dagli standard cui sono abituato. Me la prendo un pò più comoda, lascio andare il tipo che continua a buttare giù quella tracer che nemmeno Marquez al giro della Pole a Austin sabato sera, ed arrivo in modalità turistica rilassata in concessionaria. Mi fanno un pò male i polsi, ma per il resto sono molto soddisfatto. Precisiamo, sicuramente un mezzo del genere non entrerà mai nel mio parco moto, e non solo per motivi economici; troppo grosso, troppo alto(per me), troppo tutto...per fare turismo basta un mezzo molto più semplice(tipo proprio la tracer). Però ti apre gli occhi sul progresso in cui l'elettronica sta portando il motociclismo, e sopratutto ti fa mettere l'anima in pace per tutte quelle volte in cui si viene sverniciati da una (erroneamente chiamata) endurona, guidando un mezzo solo idealmente più adatto alla guida sportiva.
PRO: motore, elettronica
CONTRO: peso, parabrezza, freno anteriore