di Tommy il martedì 16 giugno 2015, 17:00
Perdonatemi ma al di là del prezzo folle (è un prodotto artigianale HRC), mi sembra ridicolo fare un calcolo "da bar".
Vi faccio un esempio: la Paton S1, costruita a mano, ciclistica studiata da Pattoni in persona,motore della ER6. Bene, questa moto, che costa comunque 20mila euro nella versione base e oltre 25 nella versione "Pep", è arrivata terza al TT 2015 (categoria Lightweight), dimostrando che una ciclistica raffinata ed evoluta studiata da chi vive di corse da 3 generazioni può competere senza problemi con moto derivate dalla serie "anabolizzate" a dovere.
La versione che è arrivata terza ciclisticamente è di fatto la versione top di gamma acquistabile in fabbrica, con un motore preparato a dovere, ovviamente.
Questa RCV213 io la vedo così, una ciclistica da MotoGP addomesticata (ma neanche tanto, se gli stessi critici del settore confermano che l'80% dei componenti è in comune con la Open) con un motore strozzato per le severe leggi giapponesi ma che, liberato, regala prestazioni da Racer vera.
Non credo ci sarà mai un confronto in pista, ma se ci fosse io sono convinto che questa moto, in configurazione race, non fatichi in pista a girare su tempi molto vicini alle SBK del mondiale. Ovviamente condotta da un pilota.
Resta, a mio avviso, una chicca per pochi. Ma invidio chi può permettersi questo giochino.