17 agosto Auronzo-Cortina
Alpi Carniche: Passi di Guerra e di Pace
Partiamo verso le 9.00 da Rovigo destinazione Tolmezzo. Tutta autostrada per 240 Km ma è un trasferimento e questo è il prezzo da pagare. Arriviamo a Tolmezzo verso 12.00 l’ora dell’aperitivo per tutti, la piazza della Chiesa è gremita di gente e non c’è un parcheggino all’ombra nemmeno a pagarlo. Abusivi ci rifugiamo all’ombra della chiesa e lasciamo lì la moto per una colazione tardiva.
Riprendiamo la moto per cominciare il nostro vagare per la Carnia. Ripassiamo vicino all’autostrada e finalmente cominciamo le curve su per la montagna. Moggio Udinese poi Sella Cereschiatis, Studena Alta ed infine Pontebba. La strada è bellissima ricca di curve e il sole ci assiste. Passiamo Pontebba e puntiamo verso l’Austria e il passo Pramollo. Arrivati al confine ci fermiamo per una pausa del giusto in riva ad un bel laghetto


Poi si riparte la discesa in Austria è un po’ difficoltosa in quanto l’asfalto non è dei migliori ma arrivati al piano si aprono prati verdi e distese di erba tagliata che profuma nel consueto ordine austriaco. Ci dirigiamo al Weissensee, un lago molto grande e affollato in cui molti turisti si godevano il bagno.


Un pranzo non proprio buono abbiamo ordinato la cena in quando con il tedesco non abbiamo molta dimestichezza

Risaliamo in sella con destinazione Oberdrauberg tra strade liscie e pianeggianti ma con paesaggi stupendi. E’ un po’ tardi ormai quindi saltiamo il caffettino a Oberdrauberg e riprendiamo la strada per l’Italien e il Plockenpass. Un nuvolone nero si addensa sulle nostre teste e per

430 Km percorsi
17 agosto Auronzo-Cortina
Dopo una buona colazione partiamo di buon ora, la sera prima avevamo visto le indicazioni per il passo Zoncolan e come perdere questa ghiotta occasione?
Detto fatto ci inerpichiamo per il passo, strada molto stretta e non proprio agevole ma panorami mozzafiato.



Incontriamo numerosi ciclisti e diciamo che sono molto felice delle mie due ruote motorizzate! Arrivati a Liariis sbagliamo strada e invece della comoda provinciale verso Forni Avoltri ci becchiamo un’altra stradina di montagna, io le adoro ma il pilota comincia ad essere stufo di tenere il gas sempre chiuso. A Comeglians finalmente prendiamola 355 per Santo Stefano di Cadore. Un po’ di traffico ma finalmente si può correre un pochino.
A Cima Sappada facciamo una lieve sosta e ci attira il cartello “Sorgenti del Piave” e detto fatto prendiamo la strada verso le sorgenti. Natura meravigliosa e incontaminata con tanti ammirevoli escursionisti e noi pigroni motorizzati.




Riprendiamo la retta via, passiamo Sappada e a Santo Stefano c’è la tentazione di girare per la Pusteria ma l’itinerario non lo prevede e quindi prendiamo a sinistra verso Auronzo. Passiamo davanti alla Val Visdende e con un sospiro la lasciamo alla nostra destra Il “Tempio di Dio e inno al Creatore” resta per la prossima gita. Arrivati ad Auronzo vediamo un brulicare di turisti e di macchine, il lago e il paese sono davvero carini ma tutto questo casino non fa per noi, proseguiamo in direzione Cortina d’Ampezzo passando per il Passo Tre Croci. La strada è bella e scorrevole un po’ troppe macchine e camper da superare ma del resto non possiamo volere tutto.
Cortina è davvero bella, la via del passeggio è gremita di gente. Qualche dandy e incrociamo pure i coniugi Ripa di Meana che passeggiano con il naso all’insù senza guardare in faccia nessuno. Vorremmo mangiare ma qui tutto è chiuso per la pausa pranzo e noi come al solito pranziamo tardissimo. Prendiamo la nostra due ruote e ci portiamo verso il passo Giau. Arrivati a quota 2.236 m il paesaggio è stupendo e pare sia un luogo di incontro di tantissimi biker. Ci sono moto ovunque anche una moto enorme con pilota, zavorra e….. cagnolino al seguito. Panino con lo speck e torta alla ricotta di ordinanza intanto Ge attacca bottone con un ragazzo di Mestre o viceversa non ho capito e pranziamo con lui sotto il sole caldissimo anche se incombe una bella nube nera.


Scendiamo a Selva di cadore e decidiamo per tornare attraversando la Forcella Staulanza e la Val zoldana.
Eccoci a Longarone, prendiamo l’autostrada che ci porta verso valle e il gran caldo si fa sentire da subito.
Arrivati a casa ho un gran male al sedere ma ripartirei anche subito. Moto e montagna sono un connubio insuperabile.
360 Km percorsi