BAR DELLO SPORT - SBK & COCKTAILS

[desbela]

Bravo Tommy, ti giuro che la stessa fisima sull' RC8 me la sono fatta anche io, per di più trovo che sia un gran mezzo che potrebbere competere davvero contro le Ducati.. Forse è per questo che se lo tengono lontano!!!



...dopo l'esperienza con il VTR SP1 questa potrebbe esserne l'erede

[Tommy]

Altro esempio di come gestire un Campionato Spettacolare??

Il BSB, campionato inglese SBK. Regole tecniche più simili al mondiale SBK, ma con categoria "Extreme" inclusa (moto che sono più vicine a delle stock che a delle SBK ma che dati i tracciati inglesi possono ben figurare).

Da Bikeracing.it
Ecco perchè il Motociclismo è lo sport più bello del pianeta. Niente al mondo potrà eguagliare quanto vissuto nell’ultimo giro di Gara 3 a Brands Hatch, decisiva e conclusiva manche del British Superbike 2011, vissuta tra la tensione, emozione e commozione di un duello sensazionale. Non sono bastate 26 gare: soltanto l’ultima tornata del “Grand Prix Circuit”, 3.916 metri di pura adrenalina in sella ad una Superbike, hanno risolto il duello tra Tommy Hill e John Hopkins a vantaggio del pilota britannico, campione per 2 punti, campione per 0″006: sei millesimi
Era solo l’antipasto di un ultimo giro, con ogni probabilità, irripetibile nella storia di questo sport: 6 tra sorpassi e controsorpassi in 9 curve del tracciato di Kent, battezzando con un tocco di magia ogni piega di Brands Hatch. John Hopkins davanti alla “Westfield”, la risposta di Tommy Hill alla “Hawthorn”, pronta replica alla “Surtees” e per finire alla “Dingle Dell”. Hopper, obbligato a star davanti per vincere il campionato, prova un sorpasso impossibile alla piega del curvone “Clark” che immette sul rettilineo (si fa per dire) dei box.
Lo attendono i 40.000 di Brands Hatch (tutti o quasi, sentendo il boato, per il buon Tommy), assapora il gusto del primo titolo importante della carriera, ma ad aspettarlo c’è il photofinish, perchè alle volte 26 gare non posson bastare, nè tantomeno un ultimo giro da panico: 0″006, 6 millesimi a vantaggio di Tommy Hill, è lui il campione 2011 del British Superbike.




Se la gente capisse che si può imparare da tutti...........

[Sgabbiato]

Socio appena hai un video di quell'orgasmo, postalo!!
Tommy grande spacciatore!!!

[Tommy]

Iniziamo da un giro di Brands Hatch in qualifica a bordo della Honda Tyco di Peter Hickman......

[Tommy]

Gara 1

[Sgabbiato]

1:24 seria!!!!!!
Il camera car fa impressione! ci sono parecchi punti dove vedere l'orizzonte, o solo 20 metri davanti al naso è utopia...

[Tommy]

Una brutta storia..........

Da Euromoto

Guai in vista per Genesio Bevilacqua, patron del team Althea che ha appena conquistato il Mondiale Superbike con Carlos Checa: i Carabinieri della sezione lavoro di Viterbo, infatti, hanno denunciato la sua azienda – la Ceramiche Althea di Civita Castellana – per truffa aggravata e continuata ai danni dell’Inps e frode in commercio.

Chirurgica è la ricostruzione dei fatti dell’Ansa: “Teneva da circa tre anni un’ottantina di operai in cassa integrazione a zero ore e il suo stabilimento ceramico chiuso, intanto importava dalla Cina sanitari che commercializzava in Italia e in Europa come se fossero stati prodotti dalla sua azienda. Su tutti i pezzi importati era apposto il marchio CE in modo fraudolento”.

Al momento in cui scriviamo, bisogna ancora accertare il ruolo dei proprietari dell’azienda e chi tra loro sia l’autore di quanto contestato dai Carabinieri. Althea Racing risulta una realtà distinta da Althea Ceramiche, da un punto di vista legale e operativo. Impossibile non pensare, tuttavia, che un eventuale coinvolgimento dell’azienda non abbia ripercussioni anche sulla struttura che quest’anno ha gestito le Ducati che hanno vinto il Mondiale Superbike e la Coppa FIM Superstock.

[ricsac]

è assurdo che una azienda in cassa integrazione faccia da sponsor... ma del resto siamo in Italia.. dove tutto è possibile

[Tommy]

Purtroppo pare che abbiano fatto ben di peggio......

Ti spiego cosa pare abbia fatto Bevilacqua:

1) Dichiarano la crisi della ceramica, chiedono cassa integrazione (con sostegno statale) per 80 operai;
2) Importano i prodotti dalla Cina e li marchiano "made in Italy" vendendoli al prezzo di prodotti italiani (=+300% ricavi)


Ad Althea stanno contestando i 2 milioni di euro di cassa integrazione richiesta nonchè la vendita dei prodotti contraffatti (non made in Italy ma venduti come tali)

Quindi

Cassa integrazione + maggiori margini = budget per gestire un team


Se venisse provato sarebbe davvero una bruttissima vicenda........

[Handrea]