Parola di Agostini!!!
(GPONE punto IT)
Dall'istante in cui Valentino Rossi ha esternato la propria frustrazione dopo la gara d'esordio della MotoGP, i riflettori del motomondiale sono stabilmente puntati sul difficile rapporto tra la Rossa di Borgo Panigale e il biondo di Tavullia. Ufficialmente in Ducati tutto tace – e non può essere altrimenti, viste le obbligazioni contrattuali ed economiche in vigore tra le parti in causa – ma in molti già si interrogano sulle possibilità di un rapporto che ha raggiunto il culmine della crisi in Qatar. A vestire il ruolo del conciliatore è stato Giacomo Agostini, unico pilota ad avere raccolto più vittorie di Rossi nel motomondiale.
"Era uno sfogo che mi aspettavo – ha detto Agostini – Le aspettative erano alte e la delusione grande.
È normale: quando le cose vanno bene si è tutti amici, quando vanno male escono le magagne. Dipende tutto dai risultati, se riuscissero a vincere riscoppierebbe l’amore".
Tuttavia, c'è già chi vorrebbe un ritorno di Rossi in Honda o Yamaha, magari in un team privato come ai tempi della 500.
"È difficile fare il pilota privato perché, quando sei abituato a essere un pilota ufficiale, significa fare un passo indietro – ha detto – Le case costruttrici hanno risorse che una squadra privata non potrà mai avere, sia durante i week-end di gara che in termini di ricerca e sviluppo".
Dopo i divorzi più o meno amari e i cuori infranti, bisogna anche considerare la volontà di Honda e Yamaha di concedere la mano di una delle loro "belle" a Rossi.
Giacomo Agostini
"Rossi dovrebbe fare un investimento non indifferente per costruire una squadra privata. Per me era diverso: sono ritornato con MV dopo averla lasciata solo per motivi tecnici, perché le due tempi erano più competitive. Avevo uno sponsor importante come Marlboro (lo stesso di Rossi e Ducati, ndr) e degli ottimi tecnici, ma comunque non è stata un’avventura facile".Da pilota privato con la MV, Agostini vinse in Germania ma collezionò una serie di ritiri che risultarono nella sua peggiore classifica in carriera nella classe regina. Si ritirò al termine della stagione successiva, a 35 anni.A proposito di Rossi, il capo-tecnico Burgess aveva recentemente negato che fosse peggiorato come pilota, ipotizzando però che il suo smalto fosse leggermente intaccato dai ripetuti fallimenti in sella alla Ducati.
"La componente mentale è molto importante per le prestazioni di un pilota – la conferma di Agostini – Se cominci a essere deluso o perdi motivazioni, diventa difficile fare delle belle gare. Solo così si può spiegare il fatto che abbia concluso dietro a Hayden e Barbera. Non è possibile che in un solo anno abbia avuto un calo di prestazioni del genere".Read more:
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