Questo è un episodio che riporto solo oggi e poi spiego il perchè ma che è accaduto a metà del mese di Marzo.
Come un po' di voi saprà sono un funzionario dell'Agenzia delle Entrate di Agropoli, un pomeriggio di quel giorno di marzo, in un orario in cui l'Ufficio era chiuso al pubblico, mi si presenta una persona innanzi alla mia scrivania, (era entrato da una porta lasciata aperta dagli addetti alle pulizie) barba incolta e malvestito, tira dalla tasca le foto di due bambine e con voce tremante e dimessa mi fà:
- queste sono le mie bambine, sono in macchina, adesso ve le lascio qui, le curate voi, io mi uccido all'ingresso dell'Ufficio;
ero intento nell'istruttoria di una pratica, ho iniziato a sorridere, pensavo ad uno scherzo di un mio collega in combutta con questa persona, ma il tizio mi tira fuori i suoi documenti insieme a tutta una serie di atti che gli itimavano il pagamento di tasse non pagate e inizia a piangere, mi ripete che devo prendermi cura delle sue bambine, che aveva perso il lavoro e si appresta ad uscire fuori a prenderle, ho chiamato altri due colleghi che erano in stanze adiacenti, e ho chiesto a questa persona di ripetere quanto mi aveva detto....anche i colleghi pensavanno ad uno scherzo, ma si sono ricreduti di li a breve.
Mi appariva come disidratato, non riusciva a parlare bene, ci ha raccontato che non poteva pagare il fitto e che per giunta il padrone di casa gli aveva già staccato la corrente da tre mesi proprio per farsì che se ne andasse altrove con la sua famiglia.
Gli abbiamo chiesto se fosse armato, ma risponde che voleva darsi fuoco e che aveva una bottiglia di benzina nel cofano dell'auto, lo abbiamo fatto accomodare e a raccontarci la propria storia che ovviamente non riporto.
Una persona disperata è capace di tutto e questa persona lo era davvero, intanto si era fatta ora di andare via, il mio orario di lavoro era finito e con me anche i miei colleghi, ma ci siamo fermati ancora per un 'ora e mezza a dare sostegno a questo povero cristo. Le bambine erano a vista in macchina, le abbiamo fatte entrare in ufficio, due angeli di quattro e sei anni, che non avevano capito una mazza di quello che voleva fare il proprio genitore, qualche biscotto e un caffè, una telefonata ad un responsabile di zona dell'azione cattolica, e la promessa strappata a questi che si sarebbe interessato a questa famiglia, intanto una piccola colletta giusto per qualche giorno e soprattutto l'esortazione a scacciare dalle testa un gesto estremo che avrebbe avuto come effetto solo la disperazione della moglie e delle bambine.
Oggi lo abbiamo rivisto, è stato in Ufficio stamattina, non è che stesse proprio bene, è passato per un saluto,intanto aveva trovato tramite la persona dove lo avevamo indirizzato, una nuova collocazione per se e per la famiglia, qualche lavoretto di giardinaggio e di muratura, e qualche scambio di parola,giusto per pensare che si era toccato il fondo e che il peggio era passato
Non abbiamo pubblicizzato la cosa, è rimasta tra le mura dell'ufficio, la riporto solo oggi che ho rivisto quella persona con una luce diversa negli occhi...