di alf71 il venerdì 15 giugno 2012, 17:14
SILVERSTONE – Casey Stoner è il più veloce delle libere, davanti a un ritrovato Ben Spies e a un convincente Alvaro Bautista. Quarto Nicky Hayden, sesto Andrea Dovizioso, settimo Jorge Lorenzo e undicesimo Valentino Rossi, primo al mattino con la pioggia. Come succede spesso a Silverstone, le condizioni meteo sono state determinanti: al mattino si è girato sempre con le gomme da bagnato, al pomeriggio con quelle da asciutto, anche se un breve scroscio di pioggia ha costretto i piloti a stare fermi ai box per 12-13 minuti. Ecco quindi che il turno pomeridiano non è stato così significativo, con tempi ancora alti: Stoner, il più rapido, ha girato in 2’04”791, a 1”2 dal primato della pista (Lorenzo, 2010, 2’03”526). Insomma, difficile fare un bilancio.
ROSSI-DUCATI: OK SULL’ACQUA
Sicuramente, però, si può dire che sull’acqua Rossi e la Ducati sembrano competitivi, con Valentino il più veloce in 2’19”328 e il compagno di squadra Nicky Hayden a soli 77 millesimi, con il terzo più veloce sul bagnato, Andrea Dovizioso, staccato di 0”799. Come si era già visto nel 2011 e quest’anno a Le Mans, quindi, la Ducati tanto problematica sull’asciutto si trasforma sul bagnato e anche l’analisi del passo gara dice che Rossi e Hayden sono stati i più costanti. Nel pomeriggio, però, Rossi è tornato ad arrancare, chiudendo all’ultimo posto tra le MotoGP (Karel Abraham è stato costretto ad alzare bandiera bianca per il dolore alla mano infortunata nei test), staccato di ben 2”334 dal primo e di 1”1 dal decimo (Barbera), mentre Hayden ha chiuso con un ben più incoraggiante quarto posto a 0”562 dalla vetta. Vista così, la prestazione di Valentino è stata disastrosa, ma i precedenti GP hanno dimostrato che il lavoro svolto dentro ai box dai due piloti Ducati il venerdì è sempre molto differente. Inoltre, Silverstone l’anno scorso era stata particolarmente ostica per il nove volte iridato, ancora alla ricerca delle giuste linee su questo tracciato veloce e particolare.
SORPRESA BAUTISTA
Quarto sul bagnato, Stoner è stato il più veloce sull’asciutto: anche se i tempi, come sottolineato, sono ancora alti, può significare che la famigerata nuova gomma anteriore, che da questo GP sostituisce definitivamente la vecchia, non è poi così male nemmeno sulla Honda, anche se, certamente, si adatta meglio alla Yamaha. Un po’ a sorpresa, il più rapido con la M1 non è stato Jorge Lorenzo, fresco di rinnovo di contratto ma mai davanti né al mattino (8°) né al pomeriggio (7° a 0”697), ma Spies che, per la verità, su questo tracciato è sempre andato bene, tanto che nel 2010 aveva conquistato il suo primo podio in MotoGP. Spies, 11esimo al mattino anche a causa di una innocua scivolata, nel pomeriggio è sempre stato nelle prime posizioni, a conferma di una certa regolarità di prestazioni. Così come Alvaro Bautista, che dopo essere stato secondo nelle libere a Barcellona, qui ha chiuso al terzo posto, rinfrancato da due giorni di test che sono stati particolarmente positivi: lo spagnolo del team Gresini, che utilizza sospensioni Showa invece delle Ohlins montate da tutti gli altri piloti della MotoGP, è tra l’altro l’unico pilota Honda che non si lamenta per il “chattering”. Bravo anche Stefan Bradl, quinto (a 0”600), 57 millesimi più rapido di Andrea Dovizioso, come suo solito concentrato a cercare la messa punto ideale della sua M1, piuttosto che la prestazione fine a se stessa. Solo nono Daniel Pedrosa, il pilota che meno digerisce la nuova anteriore Bridgestone.
BRAVO PIRRO
Come al solito in prova, il più veloce tra i piloti CRT è Randy De Puniet, staccato di 3”102 (e di 0”8 da Rossi), con un bravissimo Michele Pirro alle sue spalle a sei decimi: qui l’anno scorso, Michele conquistò il primo podio in Moto2 e la sua FTR-Honda è sicuramente in crescita. 14esimo Mattia Pasini, a quattro decimi dal rivale italiano.