Ducati, l'assetto del reparto corse è da rivedere con urgenza
In MotoGP Ciabatti ammette: "La situazione è grave". Batta in Superbike rilancia: "Sto valutando se lasciare"
Quando le cose girano storte, è noto che i problemi si sommano e aumentano con proverbiale rapidità. E' ciò che sta succedendo ad una delle eccellenze motoristiche italiane, la Ducati. Costretta ad una difficile corsa contro il tempo, e impegnata in un urgente riassetto del proprio reparto corse. Una sfida vera, vitale per rilanciarsi nelle prossime stagioni agonistiche, con prestazioni degne dell'importante nome. Dalla MotoGP alla Superbike, "just in time" per non perdere credibilità e sponsors importanti. Mossa decisiva per la sopravvivenza nel giro grosso.
Ecco allora che dopo i dubbi di Andrea Dovizioso, emersi a margine dell'ultimo GP di Aragon, è il responsabile del progetto MotoGP di Borgo Panigale, Paolo Ciabatti, che ammette: "La situazione è grave, ma abbiamo le forze per uscirne. Dobbiamo prendere subito le decisioni giuste, anche per accontentare e tranquillizzare i nostri piloti e tifosi".
Tanti i rumors che da tempo vorrebbero l'ingegnere Gigi Dall'Igna nel mirino della Ducati. Oggi a Noale, Dall'Igna è il padre del successo della RSV4 in Superbike, e del meraviglioso sviluppo dell'ART con il team Aspar in MotoGP, e con cui sta gettando importanti basi per una crescita futura. Difficile quindi strappare Dall'Iglia all'Aprilia. Ma a Borgo Panigale ci devono provare, prima di attingere alla voce "altri ingegneri" in rubrica non troppo vasta. Operazione ormai fondamentale per la ricerca di menti, di project leader, da inserire con urgenza nell'organico del reparto racing.
Anche perché, sul fronte derivate di serie, le cose non stanno andando meglio. Anzi, Francois Batta, manager del team Alstare che schiera le Panigale 1199R non è certo soddisfatto dall'annata in rosso: "Lo sviluppo è troppo lento e i risultati sono disastrosi. Gli sponsor si stanno stufando e scappano. Se la situazione resta questa sto pensando di lasciare...".
Un tuono che fotografa una stagione che, se possibile, è anche peggiore di quel che sembra. Visto che si porta dietro anche una serie di cadute ed infortuni pesanti, e forse anche il conseguente ritiro del campione Carlos Checa. Con il dubbio che, sul fronte piloti, Ducati possa imporre a Batta per la prossima stagione, Ben Spies e Chaz Davies. Dando così il ben servito ad Ayrton Badovini. Opzione che il manager di Alstare commenta così: "Ben rischia di fermarsi alla prima botta seria e Chaz cade troppo spesso. Anche Nicky Hayden quando ha provato al nostra moto è caduto, con tanto di principio d'incendio. Qualcosa non va con i processi di sviluppo interno... Noi abbiamo ottenuto solo un aumento delle spese e abbiamo le carene libere perché gli sponsors vogliono risultati".
Una situazione generale che suona come una missione impossibile per il nuovo Amministratore Delegato, Claudio Domenicali. Un ingegnere di successo, prima ancora che manager d'azienda, che in quanto ha rivoluzioni tecniche è da sempre capace di guardare lontano. Resta solo da capire quanto la nuova proprietà, Audi, gli lascerà spazi di manovra e le mani libere.
