Motociclismo, battute a parte, spiega bene il dramma in atto.
Cambia la forma, meno la sostanza.
Se escludiamo le considerazioni riguardo un campionato che cambia regolamenti secondo gli umori di "qualcuno" alla vigilia della prima gara, alla fine le polemiche che avrebbero dovuto portare una regola anti-Ducati hanno determinato modifiche che di fatto accontentano un po' tutti. Alla Ducati è stata rifiutata l'iscrizione nella classe Open. Le Rosse saranno quindi delle Factory a tutti gli effetti, che dovranno usare centralina unica Magneti Marelli (con software proprio e non Marelli/Dorna) però beneficeranno del regolamento Open: 12 motori invece di 5 e con possibilità di sviluppo; 24 litri di benzina invece di 20 e gomme dedicate. Come è potuto avvenire il miracolo? La Dorna ha trovato l'escamotage della mancanza di vittorie nell'anno precedente su pista asciutta. Solo una Casa che ricada in questa casistica (cioè Ducati, ma la regola si applica anche ad ogni Casa che dovesse decidere di partecipare ex novo al Mondiale, come farà Suzuki nel 2015) può usare le regole della Open, cosa che impedisce a chi è già competitivo (Honda e Yamaha) di diventarlo ancor di più grazie alle nuove regole. Si vuole quindi agevolare la crescita della competitività, per poi però togliere i benefici della Open appena i risultati dovessero arrrivare. Come infatti previsto per la proposta della Factory 2 (che non c'è nella lettera del regolamento, ma di fatto esiste) in caso di vittoria, due secondi posti o tre terzi posti (valido solo per pista asciutta e anche con un solo pilota), tutte le Ducati dovranno rinunciare a un litro e mezzo di benzina e a tre motori. In caso di tre vittorie su pista asciutta nella stessa stagione, cade poi la possibilità di usare le gomme dedicate alla Open. E tutto questo per tutto il 2014 e a seguire nel 2015. Certo, alla Ducati la cosa importa ben poco, dato che lo stesso Dall'Igna ci aveva detto che a Bologna avrebbero comunque scelto la Open anche con la presenza delle regole "Factory 2", visto soprattutto che resta invariata la possibilità di sviluppare i motori.
TUTTO "APERTO" NEL 2016
Nel regolamento aggiornato è stata poi aggiunta la clausola che pone la Open come classe unica già dal 2016 contro il previsto 2017. In pratica il vantaggio più grande lo porta a casa Ducati, che ha quindi due anni per prepararsi alla Open e che continua a mantenere tutti i plus della categoria (nonostante in teoria le nuove regole dovrebbero servire a contenere i vantaggi per le Rosse), e ci guadagna anche Carmelo Ezpeleta, che vuole solo Open in griglia il prima possibile.
A questo punto attendiamo la gara di domenica (anzi, LE gare, visto che quest'anno in Moto3 l'Italia può fare bene), e, soprattutto, attendiamo che Honda annunci il ritiro a partire dal 2016 (visto che ha chiaramente detto che senza sviluppo a lei non interessa correre).








