Il tracciato è "il solito" (essendo il conce a Como), che è comunque un classico che non annoia.
http://goo.gl/maps/P4rES
La moto: Hyperstrada 2013 (senza borse per l'occasione)

Questa versione "Strada", rispetto alla "Hyper", cambia per qualche dettaglio ergonomico. Manubrio rialzato a mezzo riser di 20mm, una sella più alta, più larga e più imbottita, le maniglie per il passeggero più ampie, le sospensioni abbassate di 20mm, il cupolino, il paracoppa e il cavalletto centrale, oltre borse laterali semirigide.
Erroneamente pensavo di trovarmi in sella ad una sorta di piccola MTS, in realtà ci si accorge subito che si è in sella a una Hypermotard pura.
L'incavo della sella costringe ad una posizione (per me poco naturale) alla motard, tutta in avanti, gomiti larghi e polsi eccessivamente caricati.
La prima domanda spontanea è proprio cosa serva quel cupolino che butta aria proprio alla base del casco, essendo io alto 186cm, e cosa servano tutte le informazioni del minidisplay stracompleto, illeggibile data la posizione di guida avanzata.
Il motore è oggettivamente una sorpresa: vibra pochissimo, è pronto sotto senza strappare, ai medi è pieno più di quanto la cilindrata faccia pensare ma, e c'è il ma, non ha quell'allungo esplosivo che ha l'unità 848. Allungo che effettivamente su una moto di questo tipo serve poco.
Parto in modalità Sport (100cv "cattivi"). Il ride by wire è molto più diretto nel funzionamento rispetto a quello che ho sulla MTS, sembra quasi un "gas rapido". In città anche col traffico della mattina è come guidare uno scooter.
Imboccata la Lariana mi trovo ad affrontare il primo "problema". La posizione di guida obbligata dalla sella diventa un ostacolo quando la strada comincia a permettere un ritmo più allegro.
Si è totalmente sulla ruota davanti, e per iniziare a divertirsi è fondamentale fidarsi della moto.
Le coperture di primo equipaggiamento (Scorpion Trail) permettono una guida rotonda e in parte smorzano la tendenza della moto a "cadere dentro" le curve, ma prima di sentirmi a mio agio sui destra-sinistra del lungolago ci metto un po' di km.
Il tutto verrebbe semplicemente risolto con la sella della Hypermotard SP, che senza lo scalino così pronunciato permette spostamenti verso il retrotreno fondamentali per una guida su strada sul medio veloce.
Anche perché la moto è strabilanciata anche quando le curve permettono di alzare il ritmo. Anzi, sono rimasto stupito da quanto una "Motard" sia efficace anche su curvoni dai 100km/h in su.
La vera natura "fun" della moto compare però sulla strada di montagna, e prendendo da Nesso per il pian del Tivano mi trovo a guidare una moto stradivertente.
Il motore c'è, nella mappa sport fa divertire, pensavo fosse più "coreografica", invece i monoruota vanno quasi cercati (l'allungamento del passo e la ciclistica comunque non estrema uniti a un motore che è fluido nel suo funzionamento fanno da effetto calmierante), ma ne guadagna la guida.
L'elettronica mi è sembrata molto a punto, il dtc interviene poco e solo quando si esagera, l'ABS si sente quando davvero si arriva a staccare al limite, e lo si sente soprattutto sul posteriore.
Arrivare scodinzolando ai tornanti diventa quasi naturale, ma ci si accorge che le braccia risentono parecchio di questa guida, specialmente per la posizione ma anche perché questa moto non è affatto turistica.
Sorge quindi spontanea la domanda: ma che turismo posso fare con questa moto? Nessuno, è la mia risposta.
Scendendo verso Erba imposto la mappa su "Touring" (100cv morbidi), e mi trovo sotto il sedere una piacevolissima moto "elettrica".
Vibra poco, scalda poco, ma tira parecchio.
L'allungo è meglio non cercarlo, in fase di sorpasso meglio salire presto di marcia che spremerlo (diciamo che è simile al CB), ed è meglio anche stare attenti al contakm. In brevissimo tempo si viaggia a 3 cifre, e anche quelle con il 2 davanti non sono così impossibili da leggere.
Rientrato a Como mi re-immetto nel traffico, dove la moto è decisamente a suo agio.
Peccato che forcella e mono non siano regolabili (il mono solo nel precarico e nella compressione), anche se, a onor del vero, la forcello sostiene bene. Anzi, su alcune sconnessioni è fin troppo rigida, figlia sicuramente di scelte dedicate alla Hyper "non Strada".
Comunque copiano sempre bene la strada, e non ho sentito né l'unità anteriore né quella posteriore andare in crisi.
Conclusioni: è una Hyper, e non è turistica. Ho odiato quella sella per tutto il tragitto, ho amato il motore e la reattività. E' una moto "Plug & Play". Le borse e l'assetto sono forse "una scusa" per dimostrare che il raggio d'azione può essere più ampio della smanettata tra i monti, anche se in realtà sa molto di forzatura. E' ben fatta, pare anche consumare poco (a detta del conce), non vibra e ha una manutenzione ridicola (come interventi programmati).
Se vale 12.500 euro? Qualità percepita, elettronica, finiture e guida dicono di si, componentistica della ciclistica e qualche dettaglio "cheap" dicono di no.
Mettiamola così, il suo prezzo sarebbe un mille euro in meno. Che è anche il prezzo di molte aziendali......
Promossa o bocciata? Rimandata. Vorrei provare la SP. Vedremo.
