SE AVETE DUE MINUTI LEGGETEVI QUESTA...
PRIMA DI PARTIRE Giuro che poi non mi perderò più in descrizioni tecniche, ma devo farvi una premessa: la BMW S 1000 XR che scelgo per la prova è dotata del pacchetto "Dynamic" (descritto nel com'è): l'ABS Pro è quello che evita il bloccaggio e lo slittamento anche a moto inclinata, grazie alla piattaforma inerziale che viene sfruttata anche dal controllo di trazione, che mi ha consentito di sembrare un Marc Marquez in vacanza. Vabbè ragazzi, quasi, è solo per fare un esempio... e comunque, ora si parte.
PRRA-PATA-PAM! Lo scarico, in rilascio, suona più o meno così e a me queste cosucce piacciono da morire. Mi gusto il suono di ritorno dalle facciate delle case, ogni volta che attraverso uno dei piccoli centri abitati disseminati lungo le strade senza traffico. Qui sembra che non viva nessuno, alle dieci di mattina. Rispetto i 50 km/h ma, una volta superata l'ultima casa, mi inoltro sulla strada che si snoda tra le rocce rosse che una volta erano il fondo di un antico mare. Il paesaggio spettacolare mi distrae per alcuni km, mi gusto i colori della natura attorno a me con la visiera del casco aperta: non arriva nemmeno un refolo d'aria con il plexiglass sollevato, ma nella guida più impegnata preferisco abbassarlo, basta il gesto di una mano e il parabrezza va giù: se siete alti circa 175 cm la protezione di spalle e casco non viene meno.
QUESTIONE DI SELLA Tra le tre selle a disposizione ho scelto quella standard, ma esistono - a pagamento - anche le versioni "alta" e "ribassata". Con la sella standard posta a 840 mm tocco con le punte dei piedi (sono alto 174 cm). In più, il Dynamic ESA consente di regolare l'altezza della moto (da fermo) elettronicamente. A me piace un po' alta e così scelgo tra le diverse opzioni "passeggero e bagaglio". La sella è piuttosto larga sul "cavallo", il che mi sembra strano perché BMW ha sempre rimarcato quanto fosse importante, più che la distanza da terra, la sagoma della seduta. La posizione in sella mi piace, ho il busto quasi totalmente dritto, le gambe assumono una posizione naturale e le ginocchia trovano subito gli incavi sui fianchi del telaio e del serbatoio.
UN PO' D'INERZIA Finora ho tenuto a bada i 160 CV a 11.000 giri, preferendo i Nm di coppia che già dai 4000 giri sono parecchi e arrivano a 112 al regime di 9.250 giri. Il tiro è possente, la moto muggisce se chiedo più spinta con l'acceleratore full-ride-by-wire. Le sensazioni sono sempre "filtrate" da qualche marchingegno elettronico, e a questo un po' mi devo adeguare, ma è solo questione di assuefazione alla guida "digitale" e non "analogica" proposta dalla S 1000 XR. A bassa andatura, se paragonata alla concorrenza a due cilindri, la BMW risente dell'inerzia del quattro in linea, ma presto imparo a guidarla facendo forza con le ginocchia sui fianchi del serbatoio e tutto diventa più facile, soprattutto sopra i 60 km/h.
TROVA IL RITMO Questa sport tourer mi piace fin dalle prime curve, anche se non posso praticamente muovermi sulla sella, sia lateralmente sia longitudinalmente. L'ergonomia è ben studiata ma scordatevi la libertà di movimento tipica di una sportiva, anche se mi rendo conto che il paragone è un po' forzato. Ma tant'è, la cosa non infastidisce, tanto che prendo il ritmo in un amen e mi ritrovo a correre in piena sicurezza e tranquillità sul bordo del profilo delle gomme dopo poche curve. Beh, d'altra parte il turista ormai l'ho fatto, ora spingo un po'... Dopo i 7.000 giri la valvola allo scarico si spalanca (la S 1000 XR è già pronta per l'Euro4), e il suono da muggito diventa urlo.
CERVELLO COLLEGATO Sembra che qualcuno mi abbia tamponato, tanto potente diventa, repentinamente, la spinta. Accelero forte già dalla corda delle curve, l'elettronica verifica alla velocità della luce chissà quanti parametri, fa i suoi calcoli e io me la godo in sella. La sensazione che apprezzo di più è la totale sicurezza anche quando esagero davvero su strada, come ho scritto all'inizio di questo articolo. Il che mi fa riflettere, bisogna sempre tenere il cervello e il buon senso collegati, quando si guida una moto che infonde tanta sicurezza. La frenata "Pro" consente di agire con decisione sul freno anche a moto inclinata, cosa impensabile con una moto "normale". La XR si raddrizza solo un poco durante la frenata a centro curva, ma questo è quasi un bene, altrimenti si sarebbe portati a pensare che è impossibile cadere, quasi fossimo su un'auto.
SIGNORA ELETTRONICA I limiti della fisica esistono anche per questa BMW, ma devo dire che l'elettronica li ha spostati così avanti che davvero bisogna eseguire manovre pazzesche per lanciarsi a terra. Consiglio vivamente anche il pacchetto Dynamic di accessori al momento dell'acquisto: so che si parla di 1.300 euro in più, ma sono certo che personalmente mi pentirei di non averlo ordinato. Sto parlando di una dimensione di guida (su strada, sia chiaro) nettamente superiore a quella di una moto "normale".
CURVE DI PRECISIONE Però non è giusto attribuire tutti i meriti ai circuiti integrati. l'elettronica non può nulla se la ciclistica e il motore non sono "a posto". L'inserimento in curva della S 1000 XR non è fulmineo ma la moto scende in piega con precisione assoluta, il che mi infonde ulteriore sicurezza. Posso correggere la traiettoria e la BMW non fa una piega, anzi, piega eccome. Questo anche grazie alle sospensioni molto sostenute, che evitano "pompaggi" al posteriore o eccessivi trasferimenti di carico in frenata.
OCCHIO ALL'ESA Sto quasi per sentenziare nella mia mente che per essere una tourer mi sembra troppo rigida, che do un'occhiata alle impostazioni: il Dynamic ESA è in modalità... Dynamic. Seleziono "Road" e tutto cambia, il posteriore si ammorbidisce, la moto diventa una comoda viaggiatrice, in questo "mode" si perde un po' di precisione nella guida sportiva ma si ottiene un comfort di viaggio notevolmente superiore. In più è possibile "giocare" con le impostazioni di carico, selezionando per esempio "Con Passeggero" o "Pilota e Bagaglio" (solo a moto ferma), e la BMW varia elettronicamente precarico e smorzamento idraulico.
QUALCHE VIBRAZIONE Mi faccio passare un po' la foga di azzannare con l'avantreno la serie infinita di curve che ho davanti e mi godo in pieno relax la guidabilità intuitiva e la coppia motrice sempre pronta. La S 1000 XR cambia carattere in modo quasi sorprendente, passando da sportiva cattiva a viaggiatrice burrosa in un attimo. Mentre apprezzo il lato turistico di questa moto, faccio caso alle vibrazioni molto presenti sul manubrio, soprattutto ai medi regimi, che si affievoliscono quando si fa frullare in alto il quattro cilindri. Ecco perché non le avevo notate sinora, stavo correndo troppo. Le vibrazioni si spostano sulle pedane con il salire dei giri, ma sono quelle al manubrio, ad alta frequenza e bassa intensità, che passano nei guanti e dopo un centinaio di km mi indolenziscono un po' i palmi. Effettivamente questo potrebbe infastidire un po' i motociclisti più... sensibili.
DUE IN UNA Provo ancora ad alzare il parabrezza, ma la protezione addirittura è quasi troppa con i 37°C di queste strade spagnole. Però penso che l'apprezzerei moltissimo con 2°C e la pioggia battente. E penso anche che i 16.200 euro, più i 1.300 euro del pacchetto Dynamic non sono pochi. Però, con questi soldi non si compra una moto, se ne comprano due.
