di Tommy il lunedì 9 novembre 2015, 9:37
L'unica chiave di lettura con la quale concordo è quella di Mario Donnini, che vi riporto qui sotto.
"Set, game & match al più forte del mondiale, Jorge Lorenzo.
Verdetto agonisticamente nonché esistenzialmente giusto e incontestabile.
Onore al più forte in pista nel 2015, perché il cronometro è un argomento testardo.
E tranquillo, Vale Rossi.
Quando un vecchio perde bene, è lui che fa sognare.
Poi c'è un poi.
Il come.
Come Jorge ha Vinto e Vale no.
Thanx to Marquez, ma mica solo a Marquez.
Marquez e quelli che contano.
Dico a gente tipo Nakamoto, Ezpeleta ma anche Suppo e non solo. Su, signori del vapore, vip class della MotoGp, perché adesso guardate da un'altra parte? Ma parlatene, no?
Che c'è di male, un bel respiro, deglutite e smettete di negare.
Spiegatelo come vi siete guadagnati il pane, oggi.
Chi da burattino, chi da burattinaio, chi da silente e autorevole spettatore e chi da palo della banda. Ciascuno attribuisca i ruoli, proprio non saprei.
In uno scenario sfavillante finché volete, ma, gira, gira, squallido e maleodorante come un night club di provincia, laddove l'irresistibile playboy vale lo sfigato e viceversa.
L'ha vinto chi volevate voi il mondiale, un neocampione del mondo più veloce di tutti, sissignori, ma del tutto privo della forza morale di poter dire a due, tre gare dalla fine: «Non voglio regali da nessuno, faccio da solo».
No. Non l'ha detto.
Non l'ha potuto dire.
Sennò oggi l'avrebbe perso, quel mondiale.
E forse in realtà, purtroppo, moralmente ne ha vinto solo mezzo, di titolo, perché certi favori nella vita non arrivano mai gratis.
Marquez, per nascondere d'essere l'unico, vero, grande perdente dell'anno, s'è autoproclamato tribunale del Cas (ma lo intenderei alla romagnola, stavolta), vestendo i panni deliranti del giudice arbitro militante e regalando un titolo proprio per questo sporco, fetido, liso e smezzato come i mezzetti che ha usato per assegnarlo.
E pure, lui sì e lui solo, impunito, con un bel pezzo di paddock, quello che conta, che tace, balbetta e fa vergognosamente finta di non vedere.
Comunque grazie anche a voi, Marquez e nondimeno Nakamoto, Ezpeleta ma anche Suppo e non solo.
Grazie alla vostra intelligente e calibratissima furbizia, così dandy e corporate.
Grazie al vostro modo di spiegarci che sapete stare al mondo e che noi, tutti noi che volevamo solo vedere una gara bella e una lotta vera, magari perché no, anche vedere vincere Lorenzo alla grande dopo aver stracciato di staccatone e sorpassi le due Honda, non avevamo capito niente.
Grazie perché oggi, cari signori, ci avete dato l'orgoglio e la voglia d'essere diversi da voi, dalla vostra diplomazia un tantino pelosa, dalle vostre ville, dalle vostre hospitality perfette e dai vostri conti in banca così precisi e spettacolari.
Oggi tanti di noi sono contenti perché accettiamo sorridenti di sentirci lontani da questo mondiale e ci teniamo felici i nostri mutui, i nostri specialprestiti, i nostri umanissimi difetti, la nostra buona fede e soprattutto la nostra passione per il motociclismo ferita ma intatta e - permetteteci almeno questo -, molto, infinitamente più preziosa della Vostra"
Mario Donnini
Non ho altro da aggiungere, ora sono curioso di seguire i test di domani e dopodomani per vedere quali siano le performance delle coperture Michelin.
Sulla carta più performanti, ma dalle reazioni meno prevedibili.
